Lo so che sembra scontato, oggi, parlare di Tennis.
Ma vorrei scostarmi per un momento dal coro dei “bravo Jannik” e “grande Italia “ che da due giorni ripetiamo-per altro anch'io -come un mantra.
Vorrei però restare comunque in tema e parlare....di Tennis.... DEL TENNIS,
Perchè altrimenti oggi si rischia di concentrarsi sugli attori e scordarsi del capolavoro che è il film...!
PARTIAMO DA QUI:
Li avete visti si gli “OCCHI DI NOLE ”sullo “ 0/40”??
Su quello che per chiunque è stato” la madre di tutti gli 0/40” finiti poi in quel modo!?
Ecco, mentre il nostro pel di carota stava per servire LA SECONDA, appunto su quel punteggio, le telecamere LI HANNO INQUADRATI un breve attimo in primo piano:
c'era dentro una luce terribile, piena, intensa, consapevole.
Era come se dicessero ”ecco ragazzo ,ci sei, ho giocato il mio ultimo game magistrale, ti ho sfiancato, ti ho abbattuto, sono sopra di te, pregusto la tua fine.
Erano gli occhi di un coccodrillo che dopo ora di paziente attesa sta finalmente per chiuder le fauci.
Non c'era dentro, lo ricordo chiaramente ed è alla base di tutto ….non c'era in quello sguardo NESSUNA OMBRA DI DUBBIO su come sarebbe finita.
Non aveva capito niente.
Lui, Nole, il più grande di tutti il più grande di sempre. NEMMENO LUI ci era arrivato, nemmeno lui aveva capito che 'L'ATTIMO DI ASSAPORARE LA PREDA in questo gioco non te lo puoi concedere.
E se non lo ha fatto nemmeno lui il merito è tutto ….DEL TENNIS!!!
Della meraviglia di questo sport che muta continuamente, senza MAI, mai . . . . fartelo capire.
Possiamo chiamarlo”lo sport del Diavolo”,o uno Sport dove nulla è mai stabilito,ma chiamarlo solo Sport o gioco lo trovo spesso ( come questa volta)....riduttivo.
Dobbiamo chiamarlo per quello che è :UN MAESTRO DI VITA.
Perchè come la vita ti promette e ti nega,ti fa credere di avercela fatta poi all'ultimo ti sfugge;ti fa sentire in fondo al buco più nero del mondo ma ti ci fa vedere una luce piena di speranza.
Ti dà sempre una chance. Devi solo saperla e VOLERLA cogliere!!
Noi,che lo giochiamo e che lo amiamo,sappiamo che entrare in campo non è mai SOLO una sfida contro “quello di là”...è sempre, o molto spesso,una sfida CONTRO NOI STESSI.
A migliorarci a CAMBIARCI a far si che quando usciamo, vinto o perso che abbiamo,siamo diventati UN POCHINO MIGLIORI,e non solo di tecnica.
Ora,dirà chi mi conosce,parli proprio te che alla tua età non hai ancora imparato lo smatch.
E' vero ma per questo sono ancora qui che cerco di farlo.
E cerco,anche,(raramente accade ma chi ama il tennis anche al livello più semplice lo sa,)cerco ogni tanto “quel momento magico” che capita d'improvviso e ti fa valere la pena di correre sudare e passar poi di farmacia a comprare le creme per la schiena.
Quel” momento “in cui arrivi trafelato di corsa coi denti di fuori su una palla che sembra imprendibile...ti allunghi ( per come può allungarsi uno a una certa età ovviamente) insomma ci arrivi in qualche modo con la punta della racchetta e lasci andare il braccio alla “sarà quel che Dio vole....”
Allora accade,per misteriose e incomprensibili alchimie balistiche,che quel colpo che ti parte non ti sembra proprio uno dei tuoi. La palla non arranca faticosamente verso la rete come tutte le altre volte,ma è come se si animasse...fila via veloce pulita diritta radente,sembra vibrare nell'aria,sembra per un millesimo di secondo che il tempo si fermi meravigliato ,a guardare. La osservi, ti dici:” ma la ho tirata io? “E poi la vedi planare perfetta sulla riga dalla parte del campo “all'altro” più lontana. Azzz ti viene in mente...”come quelle di Roger!!!”
E' un momento che “vale il viaggio”...il Viaggio che noi tutti facciamo col tennis nella nostra vita.
Poi,quando sentiamo “quello di la' “- bastardo- che con noncuranza dice”NO...peccato,fuori di poco...”.allora torniamo con i piedi sulla terra
…..GRANDE JANNIK GRANDE ITALIA!!!!
